GIORGIO VASARI: IL LIBRO DI DISEGNI DA UNA COLLEZIONE LEGGENDARIA AL LOUVRE

Una mostra dedicata a Giorgio Vasari al Louvre (parigi) dal 31 marzo al 18 luglio 2022.

Giorgio Vasari riunì quella che fu probabilmente la prima raccolta di disegni basata su una logica storicizzante: il leggendario Libro de’ disegni, apparso nella seconda edizione delle Vite degli Eccellenti Pittori, Scultori e Architetti, pubblicata a Firenze, nel 1568 , tra i Giunti. Il 29 giugno 1574, due giorni dopo la morte del Vasari, il Libro fu consegnato dai suoi eredi al Granduca di Toscana, Francesco I, che lo aveva mandato a prenderlo. Poi scompare. I grandi collezionisti e intenditori del XVII e XVIII secolo sognavano tutti di acquisire e credevano di possedere i disegni del Libro. Il più famoso di tutti, Pierre-Jean Mariette, fu all’origine di una tradizione storiografica che vedeva in un certo tipo di montaggio, ornamentale e architettonico, il segno del passato appartenente a un foglio della mitica collezione vasariana. Ma sappiamo, poiché nel 1950 due grandi studiosi, Arthur Popham e Philip Pouncey, notarono in un “montaggio vasariano” la presenza di un misterioso emblema, che le cose non sono così semplici. È alle conseguenze inaspettate di questa scoperta, vecchia di oltre mezzo secolo, che è dedicata la mostra organizzata dal Louvre e dal Nationalmuseum di Stoccolma.

Nel 1554 il duca Cosimo de’ Medici prese al suo servizio Giorgio Vasari, pittore, architetto e scrittore, che aveva appena pubblicato a Firenze un’opera destinata a fondare la storiografia dell’arte del Rinascimento italiano: le Vite degli Eccellenti pittori, scultori e architetti. Le Vite furono ripubblicate nel 1568, amplificate e d’ora in poi poste sotto il segno del primato del disegno, concepito come origine e principio di tutte le arti. Vasari non smette mai di evocare un Libro, il Libro de’ disegni, in cui aveva raccolto i fogli più belli dei maestri di cui riportava la biografia e l’opera. Specchio di vite letterarie, questo “Libro dei Disegni” ha dispiegato nell’elemento grafico il suo progetto intellettuale e filosofico, quello di un manifesto della modernità. Il Vasari, nato nel 1511 ad Arezzo, morì a Firenze il 27 giugno 1574. Due giorni dopo, il Libro fu consegnato dai suoi eredi al Granduca Francesco I, che lo aveva espressamente inviato. Poi scompare.

I grandi collezionisti e intenditori del XVII e XVIII secolo sognavano tutti di acquisire e credevano di possedere disegni del Libro. Il più famoso di tutti, Pierre-Jean Mariette, fu all’origine di una tradizione che vedeva in un certo tipo di montaggio, ornamentale e architettonico, il segno del passato appartenente a un foglio della mitica collezione vasariana.

Nel 1730 Mariette diede la prefazione a un volume di stampe incise dal conte di Caylus: la Collezione di teste di personaggi e cariche disegnate dal fiorentino Leonardo da Vinci. La pubblicazione, rivista nel 1767, comprendeva riproduzioni su disegni della collezione del finanziere Pierre Crozat, attribuite a Leonardo, e di cui Mariette riteneva certa la provenienza vasariana. Tra questi, tra gli altri, il Foglio di studi di teste con San Giovanni Battista e la Testa di vecchio, ora conservato a Vienna, all’Albertina, qui presentato. Fu in questa occasione che Mariette descrisse il Libro dei Disegni e le montature che, secondo lui, erano la sua caratteristica: Per farli apparire più eleganti, erano circondati da ornamenti accuratamente disegnati dal Vasari o dai suoi allievi, e il nome dell’autore era scritto in fondo a ciascuno in bei caratteri. A questi archetipi posti come criteri di riconoscimento di un disegno del Libro, gli storici hanno successivamente allegato una sontuosa serie di montaggi con motivi architettonici che si ritrovano nelle maggiori collezioni pubbliche e private. È sulla base di quello che è stato così a lungo chiamato “montaggio vasariano” che l’immagine del Libro perduto è stata restaurata fino ai giorni nostri. 

I due montaggi archetipici di Mariette sono universalmente riconosciuti come opera del Vasari o del suo collaboratore, Jacopo Zucchi. Altri sono vicini a questi modelli, come la Testa di vecchio con gli occhi chiusi del Nationalmuseum di Stoccolma. Tutti sono caratterizzati dalla vivacità del tratto e dalla predominanza di figure allegoriche. Possono designare solo fogli del Libro. Oggi sappiamo invece, che gli allestimenti architettonici classici non furono disegnati per, o dal Vasari, ma per un altro collezionista. Devono quindi ritenersi provenienti dal Libro solo:

– i rari disegni ornati, come abbiamo appena visto, di montaggi attribuibili al Vasari o al suo seguito;

– i disegni corrispondenti ad una precisa descrizione della seconda edizione delle Vite;

– i disegni preparatori per i ritratti incisi delle Vite.

Il Libro dei Disegni fu, con ogni probabilità, smembrato dal duca Francesco e dai suoi immediati successori. Le vie della loro ulteriore dispersione sono oscure. Alcuni sono probabilmente ancora da scoprire, in particolare nella collezione degli Uffizi. Morto Niccolò senza discendenti maschi il 14 giugno 1591, i suoi beni furono devoluti, in virtù del suo testamento ea condizione che fosse annotato il nome dei Gaddi, ai discendenti della sorella Maddalena, moglie di Jacopo Pitti. Intorno al 1636-1637 i disegni furono venduti principalmente dall’erede di Pitti Gaddi, Jacopo di Camillo, al più illustre collezionista inglese: Thomas Howard, conte di Arundel. La loro dispersione accelera dopo la morte di Arundel nel 1646. Il set più grande, acquisito da Everhard Jabach, è oggi nelle collezioni del Louvre. Nel XVIII secolo, a Parigi, Pierre Crozat raccolse numerosi fogli provenienti, si credeva, dal Livre vasarien. Questi fogli furono in particolare acquistati nel 1741 da Pierre-Jean Mariette e dal conte Carl Gustaf Tessin, ambasciatore svedese alla corte di Luigi XV. I disegni ticinesi passarono, nel 1750, ad Adolf Fredrik, principe ereditario di Svezia. Furono trasferiti al Nationalmuseum nel 1863. La maggior parte dei fogli del Libro di Giorgio Vasari e della collezione Gaddi hanno perso la montatura originale. Tale è il caso di quelli presentati nell’ultima sala della mostra che la tradizione ha associato al Libro dei Disegni. Sono, oggi, orfani della loro più antica provenienza. Il prestigio dei disegni del Libro del Vasari, frequentemente esposti, nonché la loro fragilità, rendono spesso particolarmente difficile ottenerne il prestito. Queste difficoltà sono state accresciute dalle conseguenze organizzative della pandemia di Covid-19. Infine, i fogli raccolti per questa mostra sono stati in parte distribuiti tra Parigi e Stoccolma. Queste le ragioni del ridotto numero di opere del Libro dei Disegni qui presentate. Troverete il tutto riprodotto nel catalogo della mostra.

L’opinione di Cristina Rossello:”Il Libro del Vasari presentato si riduce così a una trentina di fogli certi e nonostante il numero contenuto, ci basta per percepirne lo spirito che avvolge quest’opera. Il Vasari vi aveva raccolto disegni che esprimono al massimo grado le conquiste dell’arte moderna, e che ancora contano tra i fogli più brillanti del Rinascimento italiano. Questa occasione offre ai visitatori un’occasione importante del valore di questa leggendaria collezione. E’ convinzione personale, che anche se i fogli fossero ridotti a 3 l’occasione storica e culturale sarebbe unica e imperdibile.”

Leonardo DA VINCI (Vinci, 1452 – Amboise, 1519) (?) Attributions modernes : d’après Leonardo da Vinci (Études de têtes) ; Francesco Granacci (Saint Jean Baptiste) Saint Jean Baptiste enfant – Pierre noire, plume et encre brune, lavis brun – H. 14,3 ; L. 11,5 cm Complété en partie supérieure. Huit dessins collés en plein sur une feuille du Libro de’ disegni, reprise par Mariette : encadrement ornemental à la plume, à l’encre brune et au lavis brun, attribué à Jacopo Zucchi ; agrandi et augmenté par Mariette d’un cartouche à la plume, à l’encre noire et au lavis gris H. 49,3 ; L. 37,3 cm. Vienne, Albertina, 14179 © The Albertina Museum, Vienna

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.