ROYAL THAMES YACHT CLUB – UN RITORNO ALLE ORIGINI

Al 60 di Knightsbridge a Londra, con vista su Hyde Park, ha sede il Royal Thames Yacht Club: il circolo velico più antico della Gran Bretagna. RTYC nella sua costanza monarchica ha come obiettivo: "Offrire ai membri crociere, regate e opportunità sociali sia nel Regno Unito che a livello internazionale, costruendo un patrimonio unico per il Club attraverso rapporti reciproci con altri importanti yacht club di tutto il mondo"

La parola Club prende vita nella lingua inglese e definisce un gruppo di persone con interessi comuni sociali o ricreativi che si riuniscono in un determinato luogo. Proprio la storia insegna che in Inghilterra, se si è almeno in tre e c’è un interesse comune, si fonda un Club. I primissimi nacquero nel 18esimo secolo per i nobili e furono in seguito aperti alle élite culturali e professionali raggiungendo il loro apice alla fine del secolo successivo. C’è una nota di italianità in tutto questo, infatti il club più antico, il White’s, fu fondato nel 1693 dal veronese Francesco Bianco, anglicizzato in Francis White. Inizialmente fu un Emporio di Cioccolato nel quartiere di Mayfair che crebbe velocemente di popolarità passando da teahouse a gambling house, rivelando quelle che poi sono diventate le passioni Britanniche per eccellenza.

Il Royal Thames Yacht Club nacque nel 1775 quando il Duca di Cumberland, fratello di Re Giorgio III, mise in palio una coppa d’argento per un evento che ebbe luogo sul Tamigi chiamato Cumberland Cup. La sua attuale denominazione prese forma nel 1830, in occasione della salita al trono di Guglielmo IV, quando i luoghi di riunione preferiti erano i caffè. Il trasferimento finale avvenne nel 1923 al 60 di Knightsbridge, davanti ad Hyde Park, e nel corso degli anni il palazzo attuale vide una serie di ristrutturazioni che a detta di molti non rendono ancora onore alla storia centenaria del club.

La famiglia reale è presente nelle posizioni principali, con HRH il Principe Andrea, Duca di York, come Commodoro; anche se il Chairman del Club è attualmente il Vice Commodoro. Inizialmente le competizioni avvenivano nel Tamigi ma con l’avvento del treno gli eventi si spostarono sulla costa Sud, nel Solent, tra la costa e l’Isola di Wight. Nel 1786 il RTYC organizza per la prima volta nella storia un evento sponsorizzato: la Vauxhall Cup. Mentre nel 1887, anno del Giubileo D’Oro della Regina Vittoria, si estese il campo di gara in mare aperto, grazie all’organizzazione di un tour di 1500 nm intorno alle spettacolari isole britanniche. Un club prestigioso di livello mondiale come il Royal Thames oggi ha una vita sociale molto attiva e annovera anche 3 italiani tra i suoi membri. Il club organizza ricevimenti nei quali è prevista la “Black Tie” coinvolgendo spesso località come Saint Tropez, Maine, Antigua e di recente anche la Sicilia.

Negli ultimi anni il Club si è dotato di ogni confort, con una struttura che vanta 33 camere e una cucina all’altezza di un ristorante stellato, tailormade per gli ospiti illustri. Il club viene ricordato in particolare per la sua Model Room: una stanza che ospita la collezione unica al mondo di 471 semi modelli che illustrano il cambiamento e lo sviluppo dello yacht design nel corso dei secoli. Sviluppo e stile British che si è mantenuto nel tempo anche nel rispetto delle regole da osservare per mantenere intatta la tradizione del club: sia per i soci più giovani fino ad un minimo di 16 anni che per i più esperti frequentatori, il dress code rimane lo stesso, per preservare intatti lo stile e l’eleganza che contraddistingue questo circolo leggendario. La storia dello Yacht in Inghilterra si deve in gran parte agli olandesi. Nel XVII sec. le rotte delle Indie Orientali, dell’Africa e delle Americhe erano infestate di pirati e le navi olandesi, che commerciavano merci di grande valore con le colonie, decisero di rispondere a tali minacce costruendo velieri veloci chiamati “Jachtship” (dall’olandese Jacht che significa cercare, perseguire). Così Re Carlo II Stuart, nel suo esilio nei Paesi Bassi, scoprì queste imbarcazioni e, iniziando il processo di anglicizzazione della parola Yacht, decise di portarne un esemplare in Inghilterra al suo rientro per il trono, favorendo lo sport nell’Impero della Corona che tutti oggi conoscono e ammirano con rispetto.

Articolo scritto per R.F.O. Rossello Family Office di Cristina Rossello

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