ANTICHI MENU

Composta da oltre 5.000 menù italiani e internazionali, questa collezione costituisce un’ importante testimonianza culturale di storia della civiltà occidentale.

Il pregio che ne traspare è la grande attenzione del collezionista per una ricerca attenta al contesto storico e sociale del menù accompagnato poi dalla bellezza della grafica, dalla stampa e dalla provenienza.

Si consideri che al momento le collezioni di cui si conosce l’esistenza, sono piuttosto rare e con un numero di documenti limitati. La collezione più nota è quella della National Public Library di New York.

La collezione privata raccoglie eventi internazionali storicamente significativi come il menù d’oro con performance del 1956 della leggendaria cantante Eartha Kitt al Cafe de Paris di Londra o anche il celebre menù in seta della cena offerta dal politico britannico George McWatters. Spazia sugli eventi nobiliari più significativi : un menù dal matrimonio di Sua Altezza il Principe di Napoli, un menù per un pranzo alla Suvretta House a St. Moritz in occasione del matrimonio dell’ultimo re dell’Egitto, Farouk I, un menù da Claridge’s Hotel da un pranzo dato nel 1937 in occasione dell’incoronazione del Re Giorgio VI e un “tableau” per un banchetto prestigioso offerto in onore dell’Imperatore della Francia e del Re e della Regina d’Italia. Fra essi restano ancora i nomi di discendenti importanti imprenditori italiani.

La collezione include un curioso menù dal 1918 con un invito da Giovanni Agnelli per un pranzo nell’occasione della presentazione del monumento “L’Alpino” di Giorgio Ceragioli. Su un menù il nome della Marchesa Luisa Casati appare come ospite, mentre altri menù provengono da cerimonie dedicate ad illustri personaggi storici e culturali come D’Annunzio, Garibaldi, Giolitti e Van Gogh.

Tra le caratteristiche presenti nelle diverse tipologie la grafica (disegni, incisioni, font usato per il testo, immagini a colore, ecc.) che nei menù riveste un ruolo significativo nell’ ambito pubblicitario. Nondimeno significative le immagini presenti nei menù utilizzati dalle compagnie navali ed aeree.

Questa collezione sottolinea una componente fondamentale dell’arte culinaria ed è costituita da tutti quegli elementi culturali che intervengono nella preparazioni dei cibi, nelle loro tradizioni e innovazioni.

La collezione di menù , soprattutto, illustra come la cultura culinaria sia andata di pari passo con la storia dell’umanità, l’evoluzione, il cambiamento della nostra società, le abitudini alimentari, i costumi e le conseguenze sulla salute.

Oggi, dopo anni in cui l’attenzione per la buona cucina aveva lasciato posto a metodi standardizzati da una società industrializzata, diventa indispensabile ridefinire il concetto di tale cultura e perciò ecco l’importanza di valorizzare quei documenti “menù antichi” che hanno segnato la tradizione nei secoli.

La preziosa raccolta non offre solo uno sguardo al livello più alto della società del diciannovesimo e ventesimo secolo, ma esemplifica anche la realtà della vita quotidiana e dei valori della società. I menù delle trattorie e dei bar più frequentati d’Italia rispecchiano al meglio i loro rispettivi periodi di tempo. I menù dei treni, delle navi da crociera e degli aeri attestano il ruolo sempre più importante del viaggio e il suo fascino per tutte le classi sociali. Basta sfogliare la collezione per rendersi conto quando e come il viaggio perde la caratteristica di essere un lusso raro e diventa piuttosto una realtà lavorativa necessaria per i migranti. I menù del ristorante Savini di Milano negli anni ’50 e ’60 vantano un disegno ottocentesco della Galleria Vittorio Emanuele dell’artista importante Vittorio Accornero de Testa. Mentre i menù stampati su carta di Chocolat Suchard sono una testimonianza sia dell’arte sia della pubblicità della loro epoca.

La progettazione dell’archiviazione digitalizzata realizzata dai Centri Studi e Ricerca R.F.O. di Cristina Rossello presenta oggi l’implementazione di schede per realizzare un museo virtuale fruibile al pubblico.

Il lavoro di archiviazione e digitalizzazione dei menù ha visto l’implementazione di tutte le attività necessarie atte a garantire la durata nel tempo e la conservazione di informazioni artistico-storico-culturali dell’epoca in formato digitale con idonei piani formativi.

 

 

QUADERNO VIII – Antichi Menù (Modena)

Rossello Family Office di Cristina Rossello

 

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