MONET E GLI IMPRESSIONISTI IN NORMANDIA

Dopo il grande successo della mostra Chagall. Colore e magia conclusasi il 3 febbraio che ha accolto 46.908 visitatori, grazie ad un progetto condiviso con Vittorio Sgarbi, dal 13 settembre arriva a Palazzo Mazzetti di Asti un eccezionale corpus di 75 opere che racconta il movimento impressionista e i suoi stretti legami con la Normandia.

Sul palcoscenico di questa terra, pittori come Monet, Renoir, Delacroix e Courbet – in mostra insieme a molti altri – colgono l’immediatezza e la vitalità del paesaggio imprimendo sulla tela gli umori del cielo, lo scintillio dell’acqua e le valli verdeggianti della Normandia, culla dell’Impressionismo.

Grazie alla Fondazione Asti Musei, la mostra “Monet e gli impressionisti in Normandia. Capolavori dalla Collezione Peindre en Normandie” curata da Alain Tapié, ripercorre le tappe salienti della corrente artistica: opere come Falesie a Dieppe (1834) di Delacroix, La spiaggia a Trouville (1865) di Courbet, Camille sulla spiaggia (1870) e Barche sulla spiaggia di Étretat (1883) di Monet, Tramonto, veduta di Guernesey (1893) di Renoir – tra i capolavori presenti in mostra – raccontano gli scambi, i confronti e le collaborazioni tra i più grandi dell’epoca che – immersi in una natura folgorante dai colori intensi e dai panorami scintillanti – hanno conferito alla Normandia l’immagine emblematica della felicità del dipingere.

Un progetto espositivo che si concentra sul patrimonio della Collezione Peindre en Normandie, una delle collezioni più rappresentative del periodo impressionista, accanto a opere provenienti dal Musée Alphonse-Georges-Poulain di Vernon, dal Musée Marmottan Monet di Parigi e dalla Fondazione Bemberg di Tolosa.

Furono gli acquarellisti inglesi come Turner e Parkes che, attraversata la Manica per abbandonarsi allo studio di paesaggi, trasmisero la loro capacità di tradurre la verità e la vitalità naturale ai pittori francesi:
gli inglesi parlano della Normandia, della sua luce, delle sue forme ricche che esaltano i sensi e l’esperienza visiva. Luoghi come Dieppe, l’estuario della Senna, Le Havre, la spiaggia di Trouville, il
litorale da Honfleur a Deauville, il porto di Fécamp – rappresentati nelle opere in mostra a Palazzo Mazzetti – diventano fonte di espressioni artistiche di grande potenza, dove i microcosmi generati dal vento, dal mare e dalla bruma possiedono una personalità fisica, intensa ed espressiva, che i pittori francesi giungono ad afferrare dipingendo en plein air dando il via così al movimento impressionista.
“Sulla scia dello strepitoso successo ottenuto con la mostra “Chagall. Colore e Magia”, Fondazione Asti Musei prosegue il proprio percorso, unitamente al Comune di Asti e alla Regione Piemonte, per consentire ad Asti – dichiara Mario Sacco, Presidente Fondazione Asti Musei – di ergersi a città internazionale della cultura. La mostra “Monet e gli impressionisti in Normandia”, approda a Palazzo Mazzetti, dopo aver sostato a Memphis (USA), in Giappone, in Croazia, in Slovenia, in Polonia, a Münster in Germania e nei Paesi scandinavi e baltici: un onore e un orgoglio per la nostra città poter ospitare un’esposizione di altissimo valore artistico e culturale. Il progetto, condiviso con il prof. Vittorio Sgarbi, è stato realizzato grazie alla proficua e fattiva sinergia con gli Enti del territorio e alla collaborazione con Ponte –Organisation für kulturelles Management GmbH.

Le opere, ben 75 dipinti, provengono in gran parte dalla Collezione Peindre en Normandie, ma anche dal Musée Alphonse-Georges-Poulain di Vernon, dal Musée Marmottan di Parigi e dalla Fondazione
Bemberg di Tolosa e sono state armoniosamente amalgamate dal curatore Alain Tapié.

Immagine di copertina: Charles Angrand
Il Ponte di Pietra a Rouen, 1881
Olio su tela, 80×124 cm
Collection Association Peindre en
Normandie, Caen

Fonte: Arthemisia

Rossello Family Office di Cristina Rossello

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